Filosofia della Spagyria: Mercurio vegetale – Robbia

Habitat
Rara nell’aree a macchia mediterranea, nelle siepi, nei pressi di ruderi dalla costa alla zona submontana d’Italia.

Componenti principali
Glucosidi: purpurina, rubiadina, alizarina; ac.ruberitrinico e ac.rubiclorico, ac.citrico, enzimi (rubiasi, pectasi), triidrossiantrachinoni, olio grasso.

Informazioni
Pianta ricca in acido silicico, calcio e potassio.
Gli impulsi forti dell’elemento Aria dai fiori penetrano attraverso la pianta fino alla radice.
Questa reagisce generando il colorante rosso.
Questo rosso “mineralizzato” giunge analogicamente a tingere di rosso le ossa.” (Pelikan)

I componenti principali di Rubia tinctorum L. (purpurina, rubiadina, alizarina e triidrossiantrachinoni) sono stati testati con successo in vitro su linee cellulari cancerose (tumori ossei e melanoma) per via di differenti azioni sulle cellule medesime.
Gli stessi componenti di robbia possiedono efficacia in vitro nei confronti di diversi batteri patogeni, lieviti e miceti.
Radici essiccate di robbia, localmente chiamata (El foua or Tarûbya), vengono utilizzate in Marocco per il trattamento delle malattie cardiovascolari, inclusa l’ipertensione arteriosa.
Il suo utilizzo viene anche indicato in caso di diarrea.

Rubbia in ayurveda, medicina tibetana e MTC
R.tinctoria risulta tossica, per cui in ayurveda e MTC si preferisce l’uso di R. cordifolia L. ( བཙོད་ in Tibetano, मञ्जिष्ठा mañjiṣṭhā in sanskrito e 茜草  in cinese), in quanto meno tossica, per colorare la pelle e i capelli.
In Ayurveda tradizionalmente viene utilizzata per curare i disturbi del sangue ed urogenitali, malattie della pelle, avente qualità antinfiammatoria, emostatica, urolitica, antipiretica, analgesica, antielmintica e nel rendere luminosa la carnagione.
Nella medicina cinese viene utilizzata come antiemorragica.

Il pensiero di Padre Vittorio Baroni
La diagnosi radioestesica, che permette di andare alla radice delle varie sintomatologie e manifestazioni patologiche, avverte che alcune artriti e dolori diffusi dipendono da un agente patogeno che attacca il midollo osseo.
In questi casi l’organismo presenta una forma di anemia che soltanto l’impiego della Robbia riesce a debellare.
Le malattie dei tessuti ematopoietici cominciano ad indebolire il sangue e, prima che si arrivi a delle leucemie clinicamente diagnosticate, la strada può essere anche lunga.
Oltre le leucemie acute, ci sono le leucemie croniche, che tengono l’organismo in uno stato di grande prostrazione.
Chi ne è affetto accisa generalmente perdite di forze, indebolimento delle articolazioni ed in modo particolare delle ginocchia…generalmente si pensa a “dolori reumatici“, dato che le parti più colpite sono le ossa: nuca, spina dorsale, arti… ma, se per guarire occorre Robbia, all’origine dei dolori ci sono infiammazioni ed alterazioni dello scheletro provocate dalla malattia che interessa il midollo.
Un’altra sintomatologia che il più delle volte accompagna a questi dolori, è un persistente ingrossamento delle linfoghiandole, anch’esse aggredite dal male… la Robbia penetra, difende e guarisce il midollo e l’osso; infatti è stata utilizzata con successo nell’anemia perniciosa e di leucemia del midollo osseo… ma la Robbia agisce anche a livello di midollo spinale distruggendo i virus che attaccano le vie nervose… oltre che le leucemie, si richeiede la Robbia anche per curare tumori del tessuto linfoide, quali linfomi e linfogranulomi.