Il Mondo animale: il cane

Anubi

Cane
Straordinariamente, il cane fu non molto ben voluto nell’antichità, in quanto rappresentante la fedeltà all’uomo e alla sua obbedienza e aiuto nelllo svolgere lavori quali: traino, nella pastorizia e nel difendere i luoghi del padrone.
Nonchè la sua docilità e attaccamento al padrone.
Eppure per definire la negazione religiosa è stato abbondantemente è stato utlizzato sempre e senza eccezioni.
Per cui i nemici del Dio ebraico sono paragonati ai cani che in gruppo accerchiano la preda. Nell’Apocalisse sono associati “ai maghi, gli impudichi, gli idolatri e chiunque ami la menzogna e vi si dedichi…fuori i cani! ”.
Del resto la parola “cinismo”, non deriva, forse, dal nome del medesimo animale?

Per il fatto che egli spesso mangia ciò che ha rigurgitato, è stato segno per rappresentare gli stolti che ripetono le medesime esperienze.
Segnava il periodo più caldo dell’anno, chiamata canicola, per il fatto che le grandi calure estive nel segno del Leone, avessero come costellazione quella del Grande Cane.

Gli Egizi consideravano questo periodo infausto per agire sulle malattie.
Di tale opinione era pure Ippocrate che sconsigliava di agire con medicamenti in quel periodo, in cui, le depurazioni sono difficili.
Non restava altro che elevare preghiere di protezione sui malati.

Per questo motivo i Romani sacrificavano un cane rosso all’inizio del periodo omonimo.

Il cane per gli antichi era considerato di segnatura gioviniana, nell’aspetto equilibrato di aiuto e fedele dell’Uomo, potremmo dire che il cane rinuncia alla sua libertà per essere libero servo dell’Uomo.
Analogicamente alla rinuncia di Giovanni Battista di essere il primo, e, invece, essere servo di Cristo.
Ecco, probabilmante il motivo perchè non è mai stato attribuito come animale alla schiera dei tanti animali rappresentanti il Cristo.

Un cane particolare: Anubi
https://www.ancient.eu/Anubis/