Il Mondo animale: il Corvo

Corvo
Il Corvo, espressione pura della Nigredo, o Opera al Nero degli Alchimisti.
E’ Saturno che con l’indurimento del piombo, porta l’Iniziato a rendersi cosciente di tutte le limitazioni che lo vincolano e che l’opprimono da ogni parte.
Inizia una furiosa battaglia tra il suo Io storico profondo ed il suo Io personale: da un lato il sussurro suadente dell’Io profondo, che lo invita a tornare puro come un bimbo, a ritrovare, cioè, quella coscienza tersa e pulita, non ancora contaminata; dall’altro lato, l’Io psichico, che non vuole rinunciare alla sua esistenza, fatta di convenzioni.
Nell’Uomo, la presa di coscienza dei vincoli che lo immobilizzano, costituisce quasi sempre un dramma profondo: è l’Ombra, il lato oscuro della psiche che, secondo Jung, porta l’Individuo a connettersi con le profondità interiori, alla comprensione dei pensieri nascosti, archetipi.
Tutto un mondo in cui crede, tutto un patrimonio di valori a cui si presta fede e per cui si vive, a poco a poco cade in pezzi, lasciando nella Coscienza solo morte e putrefazione.
Il corpo si decompone e le sue energie vengono trasmutate nell’oscurità, nel Nero più Nero, per potersi così purificare e ritornare a nuova Vita, nell’Albedo, dopo un lungo e faticoso percorso che dura 40 giorni.

Per Paracelso la testa di Corvo rappresentava l’antimonio.