Il Mondo animale: il Cavallo

dea celtica Rhiannon

Cavallo
I cavalli ebbe una posizione importante con la mitologia greca.
Esso era sacro a Posidone, Nettuno latino; vedere una mandria di cavalli al galoppo e le ondate durante una tempesta, che abitualmente chiamiamo cavalloni, si comprende quanto vi sia di analogico fra le due manifestazioni.

Posidone era fratello di Zeus, e di questi ne conserva diversi caratteri comuni, quali generare tempesta e avere potere assoluto sul mondo acqueo marino.

Il medesimo espressamente era definito come “dio dei cavalli”, probabilmente tale divinità deriva dall’antica divinità chiamata Hippios.
Non solo a Posidone era sacro il cavallo e quindi, preferenziale nei sacrifici in suo onore , ma anche alla dea Cibele, nella forma con la testa di giumenta, che risulta simile alla dea Epona1 e Rhiannon presso i Celti.

Notiamo inoltre che tutti i cavalli divini erano figli di un vento: p.e. il cavallo dei Dioscuri era figlio del vento Padagreo, i cavalli di Eretteo, figli di Borea e di Aellopus e così via.
La luce solare agendo sulla superficie terrestre in misura variabile favorisce la nascita di venti. Tale considerazione si trova nei miti relativi ai cavalli sacri, in quanto sempre vi era la presenza dell’agente vitale per eccellenza, il Sole.
Sempre il compito di questi cavalli era di trasportare in cielo i mortali.
Essendo, quindi, considerati in ultima anlisi figli del Sole, venivano sacrificati al dio Apollo.

Il Carro

L’anima stessa presso la cultura greca era raffigurata su un cocchio con un tiro a due.
E tale espressione immaginata viene riportata da Platone.
Rudolph Steiner affermò che i due cavalli rappresentassero i due aspetti opposti del cammino evolutivo umano.
Uno rappresenterebbe le forze, brute e indisciplinate, l’altro la rettitudine di intenti e azioni e l’espressione della volontà.
Il prevalere ora dell’uno ora dell’altro rappresentano l’eterno conflitto nel cammino verso la dimora degli dei.

1 Sia Cibele che Epona hanno dei punti in comune con Demetra , la madre universale.