Una breve considerazione sull’uso terapeutico dell’argilla II°

Argilla per cataplasmi e per uso interno
L’argilla che comunemente viene impiegata in Spagiria è quella verde.

Tempi di raccolta
Per sfruttarne maggiormente l’efficacia, la si raccoglie in condizioni astrologiche ben precise, quando le influenze di Luna e Sole, in particolare, ne accentuano ed esaltano la Forza.
Si raccoglie in: Luna in Leone o Gemelli, al Solstizio d’Estate con il Sole in Capricorno, ma anche quando avremo Mercurio esaltato in Acquario, Marte in Leone, Giove e Venere in Sagittario, ed il nodo Lunare nord in Scorpione e quello sud in Toro.
Teniamo conto che Luna e Sole sono i più efficaci e da preferire.
Cominciamo l’operazione in Luna calante: se si trova in altri segni diversi da quelli indicati, preferiamo l’osservazione degli altri pianeti.
Tramite l’utilizzo delle ore planetarie, operiamo nell’ora della Luna – Sole – Venere o Giove.

Dove raccogliere l’argilla
I posti migliori per cercare l’argilla sono i corsi d’acqua piccoli come i ruscelli.
Cercate il più vicino a casa vostra e recatevi sul posto.
N.B. Ponete l’attenzione a ciò che si trova a monte perchè potrebbe inquinare l’argilla N.d.R.
Arrivati al torrente, percorretene con attenzione le sponde e prestate molta attenzione alle zone dove il terreno si differenzia da quello circostante per il suo aspetto liscio e per il suo colorito che può variare dall’azzurro all’arancione.
Se lungo il corso d’acqua riuscite a scovare zone così, avete già trovato l’argilla.
Per essere sicuri di non sbagliare, toccatela: al tatto risulterà appiccicosa e scivolosa.

Raccolta e manipolazione dell’argilla
Raccogliete l’argilla aiutandovi con una paletta preferibilmente di rame o bronzo, e ponetela in un secchio capiente (è preferibile anche qui utilizzare un materiale in legno o ghisa).
Con le mani frantumate in piccoli pezzi l’argilla e ripulitela dai rametti o dai sassi.
Aggiungete poi l’acqua del ruscello fino all’orlo del secchio e mescolate con le mani.
Sopra ad un secondo secchio fissate un setaccio e versatevi l’acqua con l’argilla.
Questo setaccio vi aiuterà a filtrare le ulteriori impurità.
Ripetete l’operazione più volte, fin quando non sarà pura.
Lasciate l’argilla nel secchio per una notte intera, al chiaro di luna.
Quando sarà abbastanza densa, versatela su una tavola di marmo, o di compensato, in modo che l’acqua in eccesso possa evaporare, e ponetela al sole coperta da un telo.
Quando avrà raggiunto la consistenza necessaria per essere modellata, se non potete utilizzarla subito, create uno o più mattoncini e conservateli avvolti in un panno di lino.

Utilizzazione terapeutica
Utilizzo: solitamente si utilizzano gli impacchi di argilla intiepidita da porre sull’organo interessato da sanare.
E’ efficace contro le contusioni, le distorsioni, le tendiniti, i dolori muscolari e le infiammazioni in generale.
È molto efficace come energizzante.
Come utilizzarla:
ponete uno strato di 2-3 cm di argilla sul fondo di un recipiente di ceramica o vetro,  2 cucchiai di argilla ed un cucchiaio e mezzo di acqua tiepida; aggiungete altra acqua tiepida e mescolate con un cucchiaio di legno, finché il liquido non viene assorbito e otterrete una consistenza morbida.
Con le mani prendete poca argilla e ponetela sulla parte interessata.
Lasciate agire per 1 ora circa
.” (a cura di Elena Paredi)

Note aggiuntive a piè pagina
E’ possibile aggiungere nell’argilla da cataplasma qualche goccia di oleolito (p.e. di Iperico) che ha sia la funzione di aumentare l’efficacia del trattamento sia evitare in caso di uso ripetuto il dissecamento della pelle (l’argilla tende ad essere disidratante).
Si possono aggiungere in fase di preparazione finale, prima dell’applicazione, anche qualche goccia di o.e. (meglio una Quintessenza spagyrica) o di Tintura spagirica o spagyrica, tisane.

Uso interno
Inoltre con le argille mature è possibile preparare delle pozioni.
Si pone un cucchiaino in acqua in un bicchiere mescolandola.
Indi si lascia decantare la parte più densa sul fondo e si beve la lattigine sopranatante.
E’ un ottimo disintossicante in caso di modeste intossicazioni di tipo alimentari e come stitizzante in caso di diarrea.
In caso di uso prolungato si consiglia di lasciare decantare totalmente la parte in sospensione bevendo il sopranatante.
E’ un coadiuvante in caso di algie gastriche (specie il caolino).

N.B. Essendo un assorbente l’argilla per uso interno è sconsigliata in caso di terapia farmacologiche orali.