Filosofia della Spagyria: Marte vegetale – Spinaporci

Habitat
Sarcopoterium spinosum (L.) Spach  (sin. Poterium spinosum L.)  è una pianta comune nella regione del Mediterraneo sudorientale e nel Medio Oriente.
È presente dall’Italia alla Grecia, Tunisia, Libia, Turchia estendendosi verso est fino all’Iran.

Composti principali
Tannini catechici ed ellagici, eptaidrossiflavani polimerizzati, una sostanza insulinosimile e glicosidi triterpenici quali tormentoside e tormentillina.
Dalla scorza della radice è stato isolato l’
Acido tormentico e i suoi derivati (glicosidi esteri) quali: 1 (23-acido idrossitormentico-28-0-beta-D-glucopiranoside), 2 (23-acido idrossitormentico) e 3 (acido tormentico-28-0-beta-D-glucopiranoside = rosamultina).
Negli estratti della corteccia essiccata sono stati isolati glucoside,
estere dell’acido 23-idrossitormentico e estere di acido tormentico glucoside.

Informazioni
Alcuni resti di Sarcopoterium spinosum sono stati trovati nei pressi di un relitto di una nave romana.
Tale ritrovamento ha suggerito che i fusti di questa specie fossero impiegati nella realizzazione dei filtri della pompa di sentina delle navi, per cui è stata avanzata l’ipotesi che a causa di tale utilizzo sia stata diffusa oltre il suo originario areale orientale.
A sostegno di questa ipotesi ci sarebbe la frequente presenza di S. spinosum in corrispondenza di aree portuali nel limite occidentale del suo areale.
Ciò ad esempio avviene in Italia (Calabria e Sardegna), dove la specie si rinviene in stazioni isolate costituite in genere da popolazioni esigue.
Questa pianta si rinviene anche in Sicilia ma con una distribuzione meno localizzata, per quanto ristretta alla zona Iblea.”

Usi terapeutici
Il Sarcopoterium spinosum vanta antichi utilizzi per uso medicinale.
Una delle indicazioni medicinali più citate è l’uso della sua corteccia di radice come cura popolare contro il diabete e per sciogliere i calcoli renali.
Tradizionalmente è usato come tranquillante e si dice che una pozione preparata dalle sue foglie dissipi le paure.
Le foglie verdi, salate e speziate e imbevute di saliva sono usate per curare i disturbi agli occhi e anche come portafortuna.”

All’interno del Sarcopoterium spinosum sono stati determinati cinque triterpenoidi penta ciclici.
Gli estratti della pianta hanno dimostrato di essere utili nel controllo della glicemia postprandiale, i cui effetti sono raggiunti principalmente attraverso l’inibizione degli enzimi metabolizzanti dei carboidrati (amilasi e glucosidasi).
A causa del meccanismo coinvolto nel controllo della glicemia, si prevede che tali estratti vegetali siano utili anche nella gestione dell’obesità.

Tra gli altri usi si ricorda che l’intero cespuglio viene utilizzato come combustibile, per fare recinzioni e ovili, per fare scope e come imbottitura per materassi.
(Autore e crediti Guido Bissanti)