Filosofia della Spagyria: Marte nelle piante officinali

Continuazione
Saturno e Giove dal punto di vista operano tramite due ghiandole endocrine occulte: epifisi e ipofisi rispettivamente.
Esse svolgono più attività a livello fisico e psichico.
Marte invece è rappresentato dalla tiroide e dalle paratiroidi.
Entrambe sono di dimensioni importanti e la prima è posta sull’esterno del collo in posizione anteriore tastabile.
L’azione viene desunta dalla rappresentazione del glifo: una circonferenza dalla cui tangente si stacca un proietto.
Questa mirabile sintesi espressiva ci racconta che le piante primariamente marziane hanno come scopo primario quello di prmuovere in azione ciò che è tempo di compiere (Saturno) e con quali modalità (Giove).

Sotto la modalità di Marte troveremo piante in gran parte che hanno a che fare con l’ematopoiesi e con la gestione del flusso del sangue sia interno che esterno.
Si rammenti che l’EME ha come metallo complessato il ferro.
La tiroide e, naturalmente, l’apparato genitale sia nella manifestazione mestruale sia, sotto l’influsso gioviniano dell’ossitocina, il parto e le sue modalità.
Completano l’elenco piante che agiscono sulla vescicola biliare, l’espulsione delle feci e la minzione.
In ultimo rammentiamo quelle piante che asgiscono nell’area cerebellare denominata con il termine di cervello rettiliano.

Caratteristiche generali
Psicologicamente le piante marziane spingono a sperimentare la presa di coscienza dei nostri propri atteggiamenti agressivi sia direzionati esternamente e internamente.
Va di pari passo la creazione delle premesse per una giusta reazione, spesso dettata da una mancanza di direzione.
Associato ai fenomeni di testardaggine e incapacità a esprimere i propri sentimenti ed esigenze.
Può portare calma a quelli stati ipereattivi notturni che disturbano il sonno o lo rendono insufficientemente soddisfacente in termini di riposo e ripresa delle energie necessarie alla giornata.
Le piante marziane agendo sul sangue dalla differenziazione della cellula totipotente in poi collaborano con le piante venusine nel gestire le condizioni pressorie sia in fase ipo che iper.