Filosofia della Spagyria: Giove nelle piante officinali

Premessa
Le piante di Saturno fanno da ponte tra il mondo minerale e il mondo animale, così come aprono ad una dimensione incorporea e financo mortale per salvaguardare l’integrità “spirituale“.
Le piante di Giove dispongono, in gran parte, il mondo vegetale al nutrimento e all’accrescimento del mondo fisico.
Si può affermare che Giove “ospiti“, in quanto specie i grandi alberi offrono nutrimento e ospitalità a diverse specie di animali e non solo uccelli.
Gli alberi saturnini o sono inospitali per uccelli e mammiferi (p.e. pino, agrifoglio, ginepro) o ospitano specie particolari come merli e passeri (p.e. cipresso).
Un’altra caratteristica che separa i due archetipi che spesso i luoghi di meditazione solitari sono benedetti da alberi saturnini (tasso, lauro ceraso, ma anche pinete, faggete e cipressaie) perchè luoghi di silenzio.
Viceversa i luoghi dominati da quercie, da olmi, da tigli e da platani tradizionalmente erano luoghi di aggregazione, di amministrazione di culti e di giustizia e di filosofi.
Va’ notato inoltre che le piante saturnine erano considerate sacre a divinità spesso ctonie, lontane dalla vita quotidiana dell’uomo, mentre quelle di Giove erano considerate sacre a divinità vicine all’uomo, in quanto tradizionalmente nei miti esse interagiscono nella storia del medesimo.
In pratica mentre raramente Saturno si “occupa” delle faccende umane Giove invece è sempre interessato ad esse.

Le piante di Giove                                
Le piante a segnatura primaria gioviana sono definite “nutritive” e “generative”.

Caratteristiche della piante di Giove

Nutritive nel senso della capacità di nutrire biochimicamente e spiritualmente l’Uomo.

Generative come proprietà di favorire la procreazione sia in senso materiale che spirituale.

L’aspetto spirituale presente è finalizzato, sopratutto, per portare a compimento la capacità di “crescere e moltiplicarsi” non solo in senso del generare figli e ricchezze ma quanto porsi in relazione con il “giusto senso” della realtà.
Per ottenere ciò le piante gioviniane favoriscono il “cor agere“, l‘agire col Cuore, che è l’obiettivo fecondante interno dell’individuo umano.
Per compiere questa trasformazione della Luce della materia le piante gioviniane svolgono una profonda riattivazione in primis del fegato, organo fondamentale per il mantenimento del Ka.

Di seguito, quindi, piante che favoriscono anche la capacità di proteggere l’apparato riproduttivo maschile che per “giusto” operare deve essere in contatto con il cielo.

Bibliografia
Serto di Iside vol.I&II A.Angelini Ed.Kemi Milano
Il volo dei sette Ibis A.Gentili Ed.Kemi Milano