Filosofia della Spagyria: Saturno vegetale – Ginepro

Habitat
Diffuso nelle brughiere, nei pascoli aridi e boscaglie dalle zone marine fino alle zone di montagna fino ai 1.500 metri.

Componenti principali
o.e.: alfa-pinene, beta-mircene, sabinene, limonene, beta-criofillene, beta-pinene, terpinene-4-olo; tannini, diterpeni, flavonoidi, monosaccaridi, proantocianidine oligomeriche.

Informazioni

pershou
aoun

Interessante osservare il geroglifico di sinistra che sembra raccontare la propria forza come albero rituale.

Forse per spiegarne un uso rituale e/o disinfettante dell’ambiente tramite fumigazioni.

Il secondo (pershou) riguarda le proprietà delle bacche (tre sfere) che risultano specifiche per aiutare  stomaco e cervello in particolare nel rendere meno tossici gli alimenti, in particolare la selvaggina.
La lettura sottostante espressa da W.Pelikan può essere esplicativa rispetto ai due geroglifici

L’origine del nome è di origine celtica: Juneprus, vuol significare acre, a causa del sapore delle bacche.

In epoca medioevale ritenuta efficace per curare la peste e i morsi dei serpenti.

Il Ginepro ha rappresentato da sempre un piccolo rassicurante alleato contro le paure dell’uomo primitivo che percepiva le immani forze terrestri come demoniache.
E’ stato l’alberello natalizio, prima dell’abete, ornato di nastri veniva ad essere una specie di “cantore arboreo” che veniva retto da antichi aedi cantori e suonatori delle cerimonie solstiziali invernali.
Spinoso e dai frutti aspri porta analogicamente purezza all’abbuffata sensoria che ha condannato l’uomo alla disperata ricerca della propria fiamma spirituale.” (Pelikan)

La segnatura saturnina e bilancina ci descrivono contemporaneamente una capacità di preservare l’energia ancestrale messa a dura prova con alimenti molto intossinanti come la cacciaggione e la carne di maiale.
Può essere utile per preservare l’energia dai sensi di colpa e le angosce di situazioni spinose e agressive della vita.

La fitomedicina riconosce una quantità di proprietà del ginepro.
Dall’attività antifungina al Parkinson, con attività antineurodegenerative, antiputreffative, antibatteriche specifiche ecc.
Ci sono evidenze scientifiche che favorisca l’apoptosi in una forma particolare di neuroblastoma.