Filosofia della Spagyria: Marte vegetale – Fucus fesicolosus

Habitat
Fucus vesiculosus è comune nelle isole Britanniche e in quelle atlantiche di America e Europa settentrionale, dove si riproduce per via gametica.
Cresce anche lungo le coste rocciose del Marocco riproducendosi unicamente per frammentazione.

Componenti principali
Bromoamine, florotannini, fucxantina, iodio.

Informazioni
Per inciso
Se il dottor Angelini non abbia scritto nulla intorno alle alghe marine,  fedele alla regola di utilizzare le piante dell’ambiente in cui si vive, probabilmente egli si è occupato quasi sempre delle sole piante che crescevano nell’area comasca.
Consideriamo che vi sia differenza tra prepararsi le proprie piante e presentare dei preparati perchè siano posti sul mercato.
Nel primo caso lo scopo è esclusivamente personale e, al massimo condivisibile con i propri vicini anche in senso ambientale.
Nel secondo si tratta di proporre rimedi che possano mediamente accontentare le esigenze terapeutiche.
Umilmente crediamo che gli aspetti più sottili appartengono al primo caso in quanto è possibile massimamente seguire tradizioni e regole di raccolta e di manipolazione.
Ad essa viene attribuita il nome di Spagiria.
Nel secondo le qualità sottili sono presenti ma in maniera diversa anche perchè in questa categoria mettiamo i rimedi spagyrizzati, cioè che abbiano avuto una manipolazione parziale secondo i canoni della Spagyria.
Li si consideri ad azione più “fisica“, anche se non solo.

Le alghe danno forma all’acqua attraverso la luce.
Esse “giocano” con l’elemento Aria e Acqua.
Sono utili nei processi di crescita dei bambini e in caso di scarlattina.
Insomma favoriscono un equilibrato inserimento dell’elemento Aria in quello Acqueo, mantenendo una plasticità utile in corpi la cui fisicità è ancora lontana dalla “presa” dell’elemento Terra.” (Pelikan)

Fucus ha la capacità di ridurre i livelli di titanio nel sangue come conseguenza degli impianti dentali.
Suggeriscono somministrazioni prolungate per lunghi periodi.
La tossicità è bassa (in forma di tintura spagyrica vista la modalità di “assotigliamento” della materia vegetale e il conseguente basso dosaggio di assunzione, si ritiene che l’azione chimicodinamica sia molto più morbida).
L’azione dislipidemica dell’alga bruna è stata sperimentata con buoni risultati in condizioni di dislipidemia indotta (su animali!).
Agisce su diversi disturbi metabolici.
Nelle diete animali  (pesci) sembra svolgere un’attività antigenotossica.
Naturalmente ha effetti sulla tiroide anche se gli studi sono per lo più a breve tempo di somministrazione.

Gli effetti sulla tiroide assieme alla presenza degli elementi alogeni (fluoro, iodio, bromo) giustificano la presenza dell’alga kelp tra i vegetali di Marte.