Filosofia della Spagyria: Venere vegetale – Melissa

Habitat
Luoghi incolti e asciutti dalla pianura fino ad 700 metri circa.

Costituenti principali
O.e.: geraniale, citronellale, linalolo, geraniolo, eugenolo; glucosidi (dei componenti alcolici o fenolici dell’o.e.), ac. triterpenici, ac. rosmarinico, ac. Clorogenico; flavonoidi (quercitina, apigenina, luteolina, cinaroside, ramnocitrina, isoquercitina).

Informazioni
Tra le labiate la meno “spigolosa”, agisce molto sugli aspetti cardiaci nervosi.” (Pelikan)
Melissa officinalis L. può essere considerata efficace nella prevenzione di varie malattie neurologiche associate allo stress ossidativo.
Melissa e i suoi estratti sono usati nella medicina tradizionale per prepare tisana per i suoi effetti calmanti e spasmolitici.
In un altro studio, in primo luogo, è stato rivisto l’uso tradizionale di questa erba, tra cui attività antimicrobica (antiparassitaria, antibatterica, antivirale, ecc.), antispasmodica e insonnia.

Quindi, sono state analizzate le sue proprietà antiossidanti.
Vari studi hanno dimostrato che la Melissa officinalis L. possiede un’elevata attività antiossidante attraverso i suoi composti chimici, tra cui un’elevata quantità di flavonoidi, acido rosmarico, acido gallico, contenuto fenolico.

Le foglie di melissa sono utilizzate nella medicina popolare iraniana per le loro proprietà digestive, carminative, antispasmodiche, sedative, analgesiche, toniche e diuretiche, nonché per i disturbi gastrointestinali funzionali.
Esistono, inoltre, una grande varietà di preparati fito pediceutici contenenti questa pianta o i suoi estratti.

La pianta viene utilizzata dall’industria alimentare per aromatizzare prodotti diversi a causa del suo gusto particolare.

Leggenda
Il dio Crono divorò i propri figli a causa del vaticinio sfavorevole in cui gli fu sentenziato che sarebbe stato detronizzato da uno dei suoi figli.
Dopo la nascita di Zeus la dea Rea decise di mettere il piccolo al sicuro affidandolo ad una ninfa figlia del re Melisso di Creta, Melissa.
Per sfamare il bambino Zeus una capra, Amaltea, diede il suo latte, mentre la stessa Melissa procurava il miele per addolcirlo
Quando Zeus riuscì a strappare il potere al padre non dimenticò la sua nutrice e le sue amiche.
La capra Amaltea, divenuta vecchia, aveva perso un corno che il padre degli dei trasformò in Corno dell’Abbondanza che si riempiva istantaneamente di tutto ciò che le ninfe che lo avevano nutrito desideravano, senza mai svuotarsi.
Per premio Melissa fu trasformata in un’ape (animale sacro agli dei) e anche per la capra Amaltea ci fu un premio: fu eternata in cielo nella costellazione del Capricorno.
Si racconta che al tempo in cui gli uomini erano ancora selvaggi e si sfamavano cibandosi di carne di animali e di quella dei propri simili Melissa e le sue amiche mostrarono a quegli esseri le proprietà del miele, cibo degli dei, delle erbe e dei frutti del bosco.
Gli uomini impararono allora a cibarsi dei frutti del bosco e della terra e soprattutto del miele.

La Melissa in Spagiria
Sul Serto di Iside (già altrove nominato) il dott.A.Angelini tra le altre cose parla di questa pianta a questa guisa: “E’ famosa l’acqua di Melissa dei Carmelitani fatta a base di foglie e fiori di melissa, unitamente a radici di angelica a cui viene aggiunto limone, coriandolo, noce moscata, cannella e chiodi di garofano, queste ultime in quantità molto minori.
per uso esterno, un decotto di foglie di melissa aggiunto all’acqua di un bagno completo ha un’azione calmante contro disturbi nervosi.
La melissa cura efficacemente la blenorragia.