Filosofia della Spagyria: Venere vegetale – Enula (approfondimenti)

Il movimento dell’energia SA e NW

La MTC
La Medicina Tradizionale Cinese chiama inula Tu Mu Xiang (radice) e Xuan Fu Hua (fiori).
La radice favorisce il Qi  ( analoga all’energia Nw della tradizione faraonica).
Ripristina la funzionalità polmonare ed agisce nei confronti di malattie autoimmuni, in caso di esaurimento, sudorazione diurna, debolezza, palpitazioni, tosse cronica, asma bronchiale, tosse con abbondante espettorato bianco o chiaro.
Dissolve catarro dai polmoni e dallo stomaco.
Mitiga il gonfiore e la diarrea.
Promuove l’appetito.
Rafforza la milza e lo stomaco.
Stimola il fegato e l’utero, in caso di dismenorrea.
Ha effetti di depurazione sul rene favorendo l’eliminazione di tossine.
Utile in caso irritabilità, minzione dolorosa e scarsa, mal di testa, edema.
Venne utilizzato per trattare il colera, la malaria e la dissenteria.
I fiori reindirizzano il Qi verso il basso.
Favorisce l’espulsione del catarro e migliora il respiro sibilante, disturbi del fluido congestizio con espettorato abbondante.
E’ antiemetico e porta calma al Qi ribelle: sintomi come nausea, vomito con sensazione di freddo nello stomaco o nella milza.
N.b. Inula risulta acre, amaro e caldo tende ad aggredire lo yin e disperdere il Qi.
       In persone con vuoto di yin bisogna utilizzarlo con cautela.

Il mito e la leggenda
Il nome della specie  helenium può essere ricondotto alla mitologia greca.
Assume il nome da Elena di Troia, che avrebbe dovuto portare con sé i fiori di enula quando venne rapita dagli spartani.
L’erba sarebbe cresciuta ovunque cadevano le sue lacrime.

Altre informazioni
L’erba veniva usata per curare i cavalli e, quindi, il nome “Horseheal” (guarisci cavalli) datole dagli anglosassoni.
Infatti anticamente, i veterinari usavano l’erba per curare i disturbi polmonari nei cavalli.
D’altra parte, l’utilità della pianta nel curare la scabbia delle pecore le ha dato, anche, il nome di “Scabwort”.

La segnatura
Certamente in apparenza ci si aspetterebbe la presenza di altri archetipi e non solo quello di Venere, per di più “legata” ai due luoghi zodiacali come Toro e Bilancia.
Osservando il portato energetico di Venere ed il significato analogico del segno del Toro (analogicamente simile al vaso Triplice riscladatore della MTC) e il suo opposto Scorpione (in MTC il vaso di Ano e vescica), troviamo che entrambi entrano nel percorso dell’energia Nw, già nominato in precedenza.
Quindi le proprietà aperitive, fluidificanti intestinali, immunitarie, depurative cutanee sono l’espressione di una nuova armonia venusina.
Infine l’altro vaso di Reni (Bilancia e opposto Ariete) completano il percorso dell’energia che i cinesi chiamno Qi e che gli antichi egizi, ricordiamo chiamavano Nw.
La depurazione del sangue, in tutti i suoi aspetti analogici e non, risulta quindi l’aspetto occulto di questa pianta.