Filosofia della Spagyria: Venere vegetale – Gramigna

Habitat
Infestante nei terreni incolti, sul margine delle strade e dei campi fino alla prima montagna.

Costituenti principali
Triticina (simile all’inulina), inosite, mannite, glucoside che per azione enzimatica si scinde in mucillagine azotata e in amigdalina.

Informazioni
Agropyron repens (L.) P.B. viene tradizionalmente utilizzato per le nefrolitiasi sia da solo sia associato a citrato di potassio.
Altre indicazioni riguardano non solo l’apparato secretore urinario ma anche a livello metabolico a causa degli effetti ipoglicemizzanti, ipolipemizzanti e da ultimo antinfiammatori.

Usi tradizionali in Europa
E’ stata tradizionalmente utilizzato nel trattamento dei disturbi urinari fin dai tempi antichi.

Perciò è stata menzionata nelle pubblicazioni di Dioscoride, di Plinio, di Tabermontanus e di Mattioli.
In Grecia, secondo la tradizione etnobotanica gramigna è utilizzato non solo nei disturbi del tratto urinario (cistiti, calcoli renali, l’allargamento della prostata), ma anche a problemi gastrointestinali (calcoli biliari), con artrite e reumatismi e per ridurre i livelli di colesterolo.

In Bulgaria e in Italia, i rizomi di gramigna sono tradizionalmente utilizzati come diuretico e lassativo .
Essi sono utilizzati anche come un diuretico dalle comunità di etnia albanese che vivono sulla zona del Vulture nel Sud Italia.

In Bosnia-Erzegovina,  è descritto l’uso tradizionale della gramigna come diuretico e antireumatica.
Agropyron repens (L.) rizomi, secchi, ridotti in farina per fare il pane o la minestra densa in condizioni di carestia sono stati utilizzati in Polonia fino alla metà del XX°secolo e sembra siano stati utilizzati per fare la birra fino al XVIII° secolo.

Trattamento spagirico
Nell’antichità e anche oggi la si consiglia di assumerla assieme alla tintura spagyrica di antimonio.