Filosofia della Spagyria: Sette funzioni Giove

Stando alle informazioni tratte dalle lezioni di Egittologia del dott.Angelo Angelini, in Egitto la probabile corrispondenza del Zeus greco era chiamato Usiri-Xont-Amenti ovvero Osiride dinnanzi all’Amenti oppure Hr-up-set ovvero Horo giudice delle due terre.
Nel secondo si conosce come figlio di Osiride, ovvero Sol invictus, che è giudice delle cose visibili ed invisibili (le due terre).
Giove è il principio di espansione sia in senso fisico che spirituale.
Presso gli ebrei è espresso attraverso il sacerdote Melchisedek che, a detta del dott. Angelo Angelini, è la deformazione del termine ebraico-egizio Amel sedek , che significherebbe Angelo di Giove.

Dal punto di vista fisico rappresenta la crescenza della materia, ciò si significa che egli comanda il crescere e l’occupare sia in senso ciclico che spaziale, un determinato ambito.

Occupare un determinato ambito significa esplorare lo spazio e gli oggetti presenti in esso attraverso il movimento e contemporaneamente percepirlo con i sensi, che è una prerogativa di Hermes-Mercurio, che Zeus-Giove domina.

E’ strettamente legato al Sole, in quanto questo apparentemente percorre la propria rivoluzione intorno alla Terra in circa dodici mesi, mentre Giove compie la sua intorno al Sole in dodici anni.
Questa relazione occulta si somma astronomicamente al fatto che Giove sia una stella, meglio un Sole, mancata; emette, infatti, più Luce di quanto non ne riceva.Questa prerogativa di emettere luce si riscontra in un organo del corpo umano dominato da Giove, il fegato che oltre ad essere l’organo più ricco di sangue, è più caldo del resto dell’organismo, infatti se la temperatura media corporea è fissata circa a 36,8° centigradi, la temperatura di esercizio del fegato è intorno a 40° centigradi.

Nella tradizione cristiana il Cristo viene annunciato da quel Giovanni Battista (Giovanni deriva da Giove) che si dice secondo al primo.
Di qui si evince l’espressione che Giovanni è chiamato anche il piccolo Sole.
Non dimentichiamo poi Giovanni apostolo, a cui viene attribuito quel testo ermetico chiamato “Apocalisse”, sia l’unico dei discepoli a non rinnegare il Cristo al momento della sua cattura ad opera del Sinedrio.
Egli seguì la propria fedeltà secondo giustizia, qualità squisitamente gioviana.

Se Saturno da l’inizio della manifestazione, Giove è il sovrano incontrastato di tale manifestazione.
Egli si piega solo al volere del Fato, che è l’unico ad essere al di sopra di tutti gli dei.

Nello stesso momento è Dio che promette la resurrezione, intesa come atto di Giustizia o di realizzazione del Karma in una nuova esistenza o reincarnazione.

E’ la rappresentazione della Pietas, non nel senso di pietà moderna, ma di azione pia, cioè pura, obbediente alla nostra pratica secondo la morale interiore.