Filosofia della Spagyria: Sole vegetale – Olivo (approfondimenti)

Il riferimento al “dono di Atena” discorrendo sull’olivo si ritiene che possa essere il più completo scritto della razionalità nascente ateniese dal punto di vista simbolico.
La mitologia è emblematica.
Si è già incontrata la dea che distrugge la tela di Aracne, trasformandola in ragno.
Un riferimento, forse, alla punizione verso un comportamento superbo.
Dopo aver provato a lasciare la prima parola a Meti, un’Oceanina, sua madre.
Meti significa in greco sia “prudenza” sia “perfidia“.
Atena usò la prudenza e, non accolta la non belligeranza, si sia scatenata.
La dea dell’ulivo,in realtà, era un’altra dea, si appellava Pallade, per ricordare un delitto commesso.
E’ una dea lunare che annuncia Sole, Luce al pensiero.
L’olivo, o meglio l’olio estratto dai suoi frutti, entra come sostanza, che fare con l’elemento Fuoco,  che è sacra,.
L’olio era utilizzato nei templi per illuminare l’edificio sacro.
Venne utilizzato per “ungere” un determinato passaggio superato e, tramite questo fissato.
Parliamo delle investiture regali e sacrali, dalla nascita alla morte e viceversa.

L’olio è uno dei quattro alimenti più il miele (rappresentando la Quintessenza) che basterebbero all’uomo per restare in vita ed in salute.
Il grano rappresenta la Terra, il latte l’Acqua, il vino l’Aria e l’olio di oliva il Fuoco.
Il legno fu utilizzato sia fisicamente, nella realtà, ma anche nel mito e quindi simbolicamente.
La clava di Ercole, il letto nuziale costruito da Ulisse, il palo con cui lo stesso accecò Polifemo, la mazza stessa del Ciclope, l’ascia dell’eroe Pisandro, il simulacro della dea Atena nel Partenone, le statue degli Angeli nel Tempio di Salomone a Gerusalemme.

Le foglie come si conosce molto bene sono utili in diversi aspetti della salute dell’Uomo.
Come la scienza ci conforta.

Nell’Egitto antico era traslitterato in Tzd e pronunciato Tzed, per questioni fonetiche.
Se si osservi il trilittero nei suoi elementi riscontriamo che, a parte l’ideogramma muto dell’albero troviamo, tre geroglifici monolitteri.
Il serpente guizzante Tz.
Senza apire altre porte si pensi al concetto innato delle “spire del campo magnetico“.
Si potrebbe osservare che si possa credere ad un “magnetismo” che si eleva fuori della logica della Terra. ( preso in prestito da Stefano Stefani).
Il dottor Angelini l’associava al segno dell’Acquario, il periodo al centro dell’inverno, il più freddo.
Inverno anche in senso iniziatico.
Ci richiama il simbolo dell’Ureus che esce dal centro della fronte del faraone, poco sopra la fossetta nasale in mezzo agli occhi.
Probabilmente ad indicare lo stato di apertura del “terzo occhio“.
La mano in atto di andare verso, probabilmente, un contatto con un’altra mano, è analogo a Zeus o Giove che distribuisce in maniera orizzonatale i benefici dell’energia universale rappresentato dal serpente rampante.
Il semicerchio, che il dottor Angelo Angelini associava al semiarco diurno del percorso in luce del Sole sia del giorno che dell’anno rappresenta il segno del Leone, all’opposizione nello zodiaco dell’Acquario.
Si potrebbe addombrare sia rappresentato il percorso dall’IO al SE‘.
Il cronotropo potrebbe anche rappresentare il percorso di rinascita a nuova esistenza di un iniziato divenuto adepto.
Quindi oltre ad essere pianta nutritiva per il fisico lo è per l’individuo dal punto divista sottile su tutti i nove Cieli o differenti stati di Coscienza e quindi, in un certo senso, di “Densità”.


Leone fa riferimento al Cuore e la circolazione arteriosa.
Mentre Acquario riguarda la circolazione venosa e linfatica e, i due organi Milza Pancreas (da cui il nome del vaso energetico).
La funzione della milza si attua nella parte finale del ciclo del sangue.

L’olivo è quindi simbolo vegetale di Atena, di colei che nel tempio umano porta la Conoscenza della Ragion vitale, in quanto concilia i due Fuochi, quello materiale, Seth, con quello spirituale, Horo, fondendoli in quell’unico Fuoco Arcano, principio e conclusione di tutto. Atena simbolizza la doppia funzione di creatrice e di purificatrice. Sacro ad Atena, e presso gli egizi Hathor, madre di Horo, fu sempre pianta solare quindi legata ad Apollo.
Il letto nuziale di Ulisse che giunto alla Patria Celeste (Itaca) attraverso varie prove iniziatiche, è ricavato da un albero d’olivo, che spunta tra i sassi.
Di quali nozze si stia parlando se non delle Nozze Sacre, tra il Re e la Regina filosofici.
Sulla tomba di Adamo crebbero tre alberi: il Cedro, il Pino (saturnini) e l’Olivo solare.
Incominciamento i primi e di conclusione il terzo.“(A.Gentili – Il volo dei Sette Ibis”)