Filosofia della Spagyria: Giove vegetale – Coriandolo

Habitat
Specie spontanea dell’Africa boreale e dell’Europa orientale mediterranea.

Costituenti principali
O.e.: carvone, diidrocarvone, carveolo, diidrocarveolo, delta carvone, delta limonene, pectine, resina, cera, olio fisso.

Informazioni
Il coriandolo o prezzemolo cinese o con il nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale.
Coriandrum è citato da Plinio (Naturalis Historia), a sua volta dal greco corys o korios (cimice) e ander (somigliante), per via della supposta somiglianza dell’odore emanato dai frutti acerbi o sfregando le foglie.

Nelle antiche civiltà mediterranee trovò impiego fin nell’antichità come pianta aromatica e medicinale; in alcune tombe egizie viene raffigurato come offerta rituale.
Presso i Micenei  ne è attestato l’uso sulle tavolette in lineare B, dove appare definito già come “ko-ri-a-ndo-no“.
I greci usavano il coriandolo per sostenere la perdita di peso, la memoria debole e l’impotenza.
I romani lo usarono moltissimo e Apicio ne fa la base di un condimento chiamato appunto “Coriandratum“.
Secondo Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, XX, 82), mettendo alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino al levar del sole si poteva far sparire il mal di testa e prevenire la febbre.

La tradizione antica attribuisce molte proprietà a questa erba:anti-microbiche, anti-ossidanti, anti-diabetiche, ansiolitiche, anti-epilettiche, anti-depressive, anti-mutagene, anti-infiammatorie, anti-dislipidemie, anti-ipertensive, neuro-protettive e diuretiche.
È interessante notare che il coriandolo si riteneva possedere anche una capacità di detossicazione dal piombo.

Efficace nella candidosi specie quello orale, ma anche come batteriostatico.
Si stanno studiando gli effetti sulla degenerazione nervosa che sembra aprire a possibili utilizzazioni di questa pianta nell’Alzheimer e nel Parkinson.

Altri lavori evidenziano un effetto sulle cellule beta del pancreas favorendone la produzione della insulina.
Nella tradizione ayurvedica, chiamato in sanscrito Dhanyaka (धान्यक), viene utilizzato principalmente per l’effetto importante sul processo digestivo.
Coriandolo previene la flatulenza e controlla il dolore spasmodico, specie i semi.
Il tradizionale testo ayurvedico, Sushruta Samhita, chiama il coriandolo Kustumvari.
Consigliato per il trattamento della sete e della sensazione di bruciore della pelle.
Inizialmente era miscelato con altre erbe aromatiche come anice, cumino, cardamomo, finocchio e cumino e utilizzato nel trattamento di numerose malattie.
Coriandolo è noto per il suo alto contenuto naturale di oli volatili ed è stato prescritto per il trattamento di tumori, dermatiti, impurità del sangue, disturbi del fegato e mal di gola.

I cinesi credono che il coriandolo disciplini il Qi o l’energia vitale della vita.
Alcuni testi erboristici della Dinastia Han citano il coriandolo col nome di hú suī (胡荽) come un’erba potente per rendere immortale l’uomo.
La medicina tradizionale cinese ha utilizzaato questa erba per curare l’ernia, le mucose, la dissenteria, la flatulenza, la perdita di appetito, la dispepsia, il mal di stomaco, la nausea e il morbillo.
La polvere estratta dai semi veniva anche usata nel trattamento dei vermi nei bambini.
La medicina iraniana usa il coriandolo per alleviare l’insonnia e l’ansia nelle donne.

Curiosità
I semi rivestiti di zucchero furono diedero il nome ai coriandoli di Carnevale.