Filosofia della Spagyria: Saturno vegetale – Veratro bianco

Habitat
Pianta nitrofila che cresce nei pascoli alpini, prati e radure.

Componenti principali
Alcaloidi (protoveratrine A e B, germerina, germitrina e jervina).

Informazioni
In antichità fino a tutto il Medioevo venne confuso, dai i poco accorti,  con l’Elleboro.
Probabilmente per questa ragione
veniva chiamato elleboro bianco forse per via delle proprietà purgative  comuni.

Il Veratro veniva utilizzato in passato, a differenza dell’Elleboro, come febbrifugo e per uso esterno contro parassiti cutanei come pulci, pidocchi e agenti della scabbia.

Anche Pelikan lo nomina chiamandolo “Elleboro bianco“:
Veratro cresce nei prati alpini e nelle torbiere viene odiato dai contadini non solo per la sua tossicità se ingerito dal bestiame ma anche perchè tende ad impoverire il terreno su cui cresce.
Il suo rizoma emette a primavera un getto di foglie alte un metro circa.
La fioritura avviene la prima volta dopo dieci anni di vita sotterra e di accumulo di sostanze da parte del rizoma.
Il suo profumo ha la caratteristica di stordire.
La sua azione ricorda gli effetti da avvelenamento da Arsenico, ma anche di provocare una “sublimazione” animica (Aria) imprigionato dal corpo fisico (Terra).

L’estratto secco del rizoma è stato utilizzato come polvere starnutatoria. (pratica comunque pericolosa!)
Per un certo periodo negli Stati Uniti fu utilizzata la medesima polvere di cui sopra per combattere le dorifore della patata.

In generale, gli alcaloidi del Veratro agiscono aumentando la permeabilità dei canali del sodio delle cellule nervose.
Aumento della stimolazione vagale, provoca il riflesso di Bezold-Jarisch: ipotensione, bradicardia e apnea.
Negli anni ’50 dello scorso secolo ci furono diversi studi che dimostrarono l’attività effettiva sulla ipertensione e sugli effetti anticoagulativi del sangue da parte della frazione protoveratrina A.
L’indice terapeutico risultando ristretto ha fatto sì che l’uso possibile come farmaco sia stato abbandonato.

Nella tradizione ayurvedica il veratro (viridis?) è nominato nell’elenco di piante con attività neurodepressive.