Tre regni di Natura: il regno vegetale

Il mondo vegetale: il regno del Mercur

Il mondo vegetale risulta essere principalmente un mondo dominato dal Mercur.

Tale affermazione pone che la pianta risulti essere un individuo capace, a differenza del precedente regno minerale, di modificare la propria forma in virtù di influenze esterne che unite a determinate caratteristiche dipendenti dal proprio Sal, meglio, il Sal del Mercur.Si può sostenere che il mondo vegetale sia dominato principalmente dalle forze plastiche le quali riescono a piegare la rigidità minerale a favore di un divenire che in gran parte dipende dà delle condizioni fisiche esterne.

Il Sal del Mercur
Il Sal del Mercur è rappresentato dalla composizione minerale delle piante stesse.
In linea di principio la gamma dei sali hanno una doppia funzione nella pianta sia quello di costituirne lo scheletro sia quello di catalizzare le reazioni a livello organico per la composizione chimica organica della pianta stessa e della sua funzione metabolica.
Per esempio il magnesio entra nella struttura della clorofilla permettendo alla pianta medesima di instaurare la respirazione attraverso le foglie.
Nel regno minerale è l’elemento chimico, Mercur del Sal, a fecondare in pratica la funzione Sal del Sal, ovvero la cristallizzazione medesima.
La forma nel regno vegetale è influenzata dal Sal del Mercur, solo in parte, si potrebbe dire che è il Sal del Mercur semmai ne influenza la completezza e la compattezza della forma medesima. Infatti sappiamo che la carenza di determinati elementi chimici nell’individuo di Natura vegetale impedisce il completamento della forma stessa della pianta.
Il risultato genera un individuo debole e maggiormente esposto alla comparsa di malattie

 Solfo del Mercur
Il Solfo del Mercur risulta essere rappresentato dagli oli essenziali e dalle sostanze alcaloidi. Spesso risultano tossiche se non mortali per il regno animale ed anche per quello vegetale. Il Solfo del Mercur determina un principio di individualità della pianta stessa che le permette di reagire o di proteggersi da attacchi esterni.
Infatti gli oli essenziali sono una difesa in generale a due problematiche a cui la pianta attraverso queste cerca di porre soluzione: l’attacco dei parassiti e la difesa dalle eccessive condizioni termiche in particolare.
Se è intuitiva la prima caratteristica, in quanto evidentemente gli oli essenziali risultano essere un’ottima soluzione per contrastare l’attacco di determinati o insetti o funghi o batteri a cui si trovino ad essere esposte le piante medesime.
La seconda condizione potrebbe essere un po’ meno intuitiva.
Si osserverà che in caso di un eccessivo aumento o diminuzione di temperatura, così similmente negli animali ma con altre modalità, l’esistenza una traspirazione vegetale.
Tale traspirazione avviene tramite il rilascio di detti oli essenziali che evaporando “raffreddano” la pianta.
In caso di repentino anomalo raffreddamento verranno secrete sostanze con la capacità di proteggere la pianta dal freddo.
Questo accade nelle parti delle piante adulte, mentre nelle parti meristemiche saranno secrete delle sostanze che provvedono ad accelerare o a rallentare la maturazione di tali parti, a seconda delle condizioni climatiche.
Nello scegliere la pianta in terapia queste considerazioni sono estremamente importanti.
La specificità della pianta medesima è solo una delle discriminanti.
Le altre risultano essere il luogo geografico di raccolta della medesima o come, nella nomenclatura farmaceutica francese, specificando il contenuto della sostanza principale che si deduce da un’analisi chimica gascromatografica.
Gli oli essenziali risultano essere tossici, cioè il prodotto de Solfo del Mercur, se non mediati attraverso il Sal del Mercur.
Attraverso una modalità materiale i sali della pianta, catalizzatori metabolici degli oli essenziali, svolgono l’azione di disperdere gli oli medesimi nell’organismo.
Dal lavoro in laboratorio, però, si scopre come attraverso un meccanismo verificabile ma non ancora spiegato, per quanto risulti allo scrivente, avviene che una parte dei sali della pianta subiscono una volatilizzazione, una capacità di sublimazione a bassa temperatura.

Questo avviene nel distillare gli oli essenziali sui sali.

Si potrà comprendere che tali oli essenziali siano molto più “morbidi”  terapeuticamente rispetto agli oli essenziali utilizzati tout cour.
Gli alcaloidi presenti in determinate piante, spesso ristrette in quella classe particolare delle piante magiche, risultano ancora più tossici degli oli essenziali, spesso, anzi, mortali.
In realtà qualsiasi pianta sottoposta determinati stress produce sostanze tossiche, prova ne sia che i ruminanti si spostino di continuo da una zona all’altra di un prato perché dopo un certo tempo le piante che vengono brucate producono dei principi amari che possono danneggiare la mucosa gastrica degli erbivori.

Mercur del Mercur
Il Mercur del Mercur è rappresentato da due sostanze: le cellulose e gli zuccheri.
Da questi per fermentazione si ottiene l’alcol definito anche Spirito o Mercur della pianta.

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