Filosofia della Spagyria: Marte vegetale – Imperatoria

Habitat
Cresce in boscaglie di arbusti e in boschi freschi nelle zone alpine e pirenaiche tra i 1.500 metri e i 2.700 metri.

Costituenti principali
Imperatorina, cumarina, furocumarina, tannini, esperidina.

Informazioni
Pianta che si pone tra il freddo umido della roccia sbriciolata e il caldo della luce delle alture.
Sembra quasi una forma terrestre di sistole e diastole.
(Pelikan)

Imperatoria è pianta dimenticata dalla fitoterapia a causa della presunta tossicità.
Tale tossicità sarebbe dovuta ad un processo di ossidazione dell’olio essenziale che può avvenire solo se si estrae dal contesto della pianta il Solfo Nostro.
Nel caso invece in cui si proceda all’estrazione dell’olio essenziale, l’ossipeucedanina si potrebbe trasformare in bergaptene e l’imperatorina si in xantotossina, che è un isomero del bergaptene.
Solo se i lattoni si mantengono nel contesto della pianta queste trasformazioni in sostanza tossiche non sono possibili.” Da “Il Serto di Iside”- vol.I – A.Angelini.

I lavori che hanno considerato favorevolmente l’efficacia di imperatoria in estratto alcolico sono sugli edemi e gli effetti antipiretici sugli animali da laboratorio.
Le cumarine (cfr l’affermazione del dottor Angelini qui sopra) della medesima agiscono, invece, debolmente in vitro su famiglie di micobatteri.

Imperatoria viene utilizzato quale aromatizzante per vari liquori e amari.
Le sue radici e foglie sono state utilizzate nella medicina tradizionale austriaca per uso interno (come tisane, liquori e vino) ed esterno (come fumigazione, tintura o incenso) per il trattamento di disturbi del tratto gastrointestinale, della pelle, delle vie respiratorie, del sistema cardiovascolare, delle infezioni, nelle febbri,  in caso di influenza e  di riniti.

L’attività marziana sull’asse Cancro – Capricorno descrive una pianta con tropismo cerebellare da quello rettiliano, passando per quello mammaliano e fino alla neocorteccia.
Quindi una pianta importante per l’aspetto psichico e intrapsichico.
Alcuni terapeuti infatti lo utilizzano per favorire sogni “profetici” in quelle persone che sono alla ricerca di una risposta ad una loro domanda.
O semplicemente per aiutare a “staccare la spina” in caso di eccesso di stimoli che intasino il cervelletto.