Filosofia della Spagyria: Marte vegetale – Tabacco

Habitat
Originario dell’America tropicale è presente in tutto il mondo.

Costituenti principali
Lipidi, proteine ​e fibre; alcaloide nicotina.

Informazioni
Pianta ornamentale che al contrario delle altre solanacee non riceve un blocco dalla improvvisa crescita floreale ma viceversa l’elemento Aria entrato nella pianta molto profondamente rimane libero di uscirne creando una sorta di vapore che è la Nicotina che evapora continuamente.” (Pelikan)

In epoca preistorica e storica, il tabacco raggiunse una distribuzione abbastanza estesa in ampie parti della foresta tropicale, nelle Ande e nei Caraibi, principalmente come agente psicotropico.
In quanto tale costituiva un elemento integrante della cultura intellettuale e delle pratiche rituali del Sud America tribale.
Tra i molti gruppi andini centrali e settentrionali, il tabacco era anche o principalmente impiegato in condizioni igieniche e terapeutiche.
Gli indiani del Sud America usano il tabacco in molti modi diversi, di cui il fumo (in sigarette, sigari o pipe) è il più comune.
Di tecniche diverse dal fumo, i più noti sono bere, leccare, masticare e fiutare.
Tuttavia, dato che mancano prove archeologiche o storiche per fumare in entrambe le aree di domesticazione del tabacco originale.
Sauer (1969: 48)   suggerisce che “il tabacco potrebbe essere stato usato prima come bevanda cerimoniale, poi nella masticazione e, forse ultimo, fumando.

Un approfondimento: il Rapè
Il rapè è una medicina amazzonica, parte integrante della vita spirituale di diverse tribù e potente alleato vegetale dei curanderi sudamericani.
Si tratta di una miscela di diverse piante polverizzate in cui il tabacco seccato sopra un fuoco che favorisca l’essicazione (visto l’ambiente caldo umido) viene poi macinato assieme ad altre piante secche o le loro ceneri.
Viene insufflato (o autoinsufflato) direttamente nelle narici attraverso una sorta di piccola cerbottana utilizzando varie modalità di soffio e frequenza di ripetizione nella giornata.

Tabacco è talvolta usato in associazione o associazione con veri allucinogeni botanici, come la Datura, Banisteriopsis caapi (ayahuasca) o come i cactus psicotropici come il Trichocereus pachanoi.
La sua primaria funzione sacra si esplica con un azione soprannaturale purificante, mortificante e rivitalizzante durante le cerimonie di Crisi della vita, in particolare durante il lungo e l’arduo addestramento iniziatico dei aspiranti curanderi.
Questo percorso per paralizzare la mente, probabilmente, con la funzione di proteggerla dalle tempeste dell’astrale inferiore nel momento della successiva assunzione di bevande vegetali enteogene.
Il Rapé sembra favorire la pulizia progressiva dei canali percettivi ed extra percettivi.
Favorisce le secrezioni e le emissioni fino all’emesi dando come esito fisico una sensazione di purificazione del corpo, eliminando l’eccesso di muco e batteri.
A livello psichico rafforza la presenza e l’intuizione.

La descrizione più cicostanziata delle indicazioni la dà ancora Pelikan: asma, inerzia intestinale e sangue “lento”.
Non si sono trovati dei lavori sull’estratto di tabacco e sue interazioni biologiche medicinali.

La segnatura marziana sicuramente comprensibile per via dell’azione della nicotina sul sistema nervoso centrale e sul sistema parasimpatico in senso eccitatorio.

Di qui le seconde potenzialità quali Mercurio e la coppia antinomica Sole e Saturno:
Solare perchè dona chiaroveggenza e saturnina per via delle modalitò di purificazione viscerale, fino alla morte in caso di sovradosaggio.
La tintura spagirica ha la capacità di rendere meno pesante la parte purificativa fisica spostandone l’azione a livello mentale.

Potrebbe essere un buon coadiuvante accanto alla forza di volontà per abbandonare il tabagismo.