Filosofia della Spagyria: Sole nelle piante officinali

Continuazione
Se con Marte abbiamo visto la manifestazione di un atto ben preciso e circostanziato, potremmo dire addirittura “chirurgica“, con il 4 centro della sequenza caldaica, Sole, ci troveremo ad un azione omnidirezionale ovvero assisteremo ad un’attività dinamica generalizzata della sua ghiandola rappresentativa: il Cuore.
Che gli antichi egizi abbiano avuto gran cura sia dell’ ipostasi divine solari, principalmente Ra e Horo, e che tale cura lo abbiano riservato al microcosmo cardiaco, sia in senso sacro, medico e funereo è una realtà oggettiva.
Il posto del cuore è al centro del petto
leggermente a sinistra.
Esso risulta essere un muscolo composto da quattro cavità, due superiori: atrio destro e sinistro e due inferiori:  ventricolo destro e sinistro.
Ci fermiamo su una parte particolare del cuore che è stata scoperta da relativamente poco tempo dalla nostra ricerca scientifica: le atriopeptine.
L’interesse nel nostro caso è dovuta al fatto che presso gli antichi la funzione cardiaca fosse non solo un attività di “spinta” e dinamizzazione sanguigna, ma anche che il cuore lasci un impronta “endocrina” e quindi fosse corretta la sua collocazione tra le ghiandole endocrine assiali.
Essendo il “baricentro” della sequenza caldaica (ovvero ghiandolare planetaria) Sole è irradiante in tutte le direzioni: così in alto come in basso
Da meditare che la parte più intima si chiami atrio (da atra oscuro, buio, occulto).
Che il cuore fosse così importante presso gli egizi, sono le modalità della mummificazione del corpo e del cuore stesso.
A quest’ultimo veniva effettuato un trattamento a parte fuori dal corpo prima di esserne riposto nel petto.
Ma anche simbolicamente attraverso l’espressione del tempio dedicato al Sole, unico a non avere dipinti geroglifici rispetto a quelli delle altre divinità.
La palma simbolo della regalità di Cristo, la domenica delle palme, la vite da cui il vino, sangue di Cristo-Osiride, l’olivo simbolo di pace ma anche della passione di Cristo sono tutte piante solari cioè del Cuore e dell’agire con il Cuore.

Caratteristiche generali
Psicologicamente le piante solari scaldano gli “animi“, favoriscono cordialità, aiutano a solarizzare i propri pensieri, nel senso del”vedere” il processo in divenire.
L’eccesso di protagonismo e di egoismo (vale anche per l’altruismo),simile ad una luce acceccante, impedisce la vista di ciò che realmente sta avvenendo.
Porta calore nelle prove della vita che sono state ammantate dal giusto tempo di Saturno.
Sveglia i pigri.
Molte piante solari erano nel novero di quelle che ciascun eroe portava avanti a sè nella discesa nell’Ade.
Palma, olivo, salice sono piante solari che hanno attinenza, assieme ad altre di segnatura diversa, con il mondo dei morti.
Altre piante e alberi solari sono legate ai sabba, come il noce, o ad operazioni alchemiche filosofiche.
Fisicamente promuovono lo scorrimento del sangue, sono “cordiali”, scaldano in maniera forte ma, in parte dolce.
Sono corroboranti e risananti tutte le questioni legata alla vista fisica, mentale e psichica.